Sono molti gli automobilisti che, spesso per pigrizia, sono tentati di tenere permanentemente montati i pneumatici invernali sulle proprie autovetture. Come sappiamo, una scelta di questo tipo non è vietata nel nostro Paese: una recente circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti chiarisce infatti che i pneumatici invernali con parametri conformi a quelli riportati sulla carta di circolazione, cioè con il codice di velocità uguale al corrispondente pneumatico estivo omologato, possono essere utilizzati durante tutti i mesi dell’anno.
Chi vuole tenere sempre montati sulla propria auto pneumatici invernali conformi alla carta di circolazione non incorre quindi in sanzioni di alcun genere. Il Centro Studi Continental spiega perché però questo non sia da considerarsi un comportamento opportuno. I pneumatici invernali infatti sono stati progettati per essere utilizzati in particolari condizioni di impiego: la mescola con cui sono realizzati è diversa rispetto a quella utilizzata per i pneumatici estivi, che è studiata per esprimere al meglio le proprietà di aderenza e scorrevolezza anche con temperature dell’ambiente e dell’asfalto particolarmente elevate. A ciò si aggiunge che i pneumatici invernali sono progettati per assicurare un’ottima aderenza alle temperature più basse, a partire dai +7°C in giù, in particolare sulla neve, sul ghiaccio e sul bagnato, ma in estate, sostiene il Centro Studi Continental, proprio per le loro caratteristiche costruttive, sono più rumorosi e si deteriorano più rapidamente, con conseguenze negative per la tenuta di strada del mezzo. I pneumatici invernali hanno poi una maggiore resistenza al rotolamento e questo, come è noto, determina anche maggiori consumi di carburante e quindi maggiori costi d’esercizio. Ne consegue che l’automobilista attento alla sicurezza, al comfort e al risparmio userà pneumatici invernali nel periodo definito dalla legge e dalle competenti autorità, e userà invece pneumatici estivi in tutto il resto dell’anno.